Come funzionano gli Addolcitori AT
Sono la scelta ideale
Addolcitori AT in tutti i casi in cui bisogna ridurre la “durezza” dell’acqua dovuta ad una presenza eccessiva di sali di calcio e magnesio.
Gli addolcitori sono necessari quando il grado di durezza supera ai 15 gradi francesi.
Una eccessiva durezza delle acque provoca danni:
- Incrostazioni dannosissime negli impianti idrici e idrotermici;
- Negli elettrodomestici che usano acqua incrostazioni e conseguente perdita di efficienza (lavatrice, ferro da stiro, lavastoviglie, caldaie in genere, …);
- Su stoviglie e sanitari incrostazioni indelebili;
- Capelli secchi e crespi e reazioni allergiche della pelle;
- Biancheria e capi di abbilgiamento logori e infeltriti;
- Problemi nella preparazione di alcuni cibi (legumi, verdure, the, caffè, tisane, …).
Sono semplici
Sia nella installazione che nell’utilizzo finale per cui sono predisposti automatismi programmabili.
Economici ed ecologici
Quando correttamente installati, garantiscono notevoli risparmi in vari ambiti:
- Energetici (gas, energia elettrica);
- Nelle manutenzione degli impianti idrici e idrotermici;
- Nelle quantità di detersivi o ammorbidenti utilizzati.
Come funzionano gli Addolcitori AT
Con il passaggio dell’acqua attraverso un letto di resine sintetiche, i sali di calcio e di magnesio vengono trattenuti.
Il principio utilizzato è quello dello “scambio ionico”:.
Le resine, caricate negativamente, quindi sono in grado di sostituire i vari cationi (ioni positivi) del calcio e del magnesio contenuti nelle cosiddette “acque dure”.
I nostri addolcitori sono disponibili in varie versioni che si differenziano per portata (da 800 fino a 2.500 lt/h) e per capacità ciclica (tra 2.600 e 8.600 lt/h).
Sono completamente automatici, con sistema di rigenerazione a tempo o volumetrico (in alternativa) mediante utilizzo di cloruro di sodio (sale).
Utilizzo degli Addolcitori AT
Gli Addolcitori AT, adatti sia all’uso domestico che a quello industriale, sono indicati per:
- ridurre le manutenzioni agli impianti idrici e idrotermici richieste dall’utilizzo di “acque dure”;
- migliorare la qualità dell’acqua utilizzata per alimentazione e igiene personale;
- risparmiare nelle quantità di detersivi (-50%) e nella quantità di energia impiegata nelle cotture.